Dagli Appennini alle Ande

Esordire non vuol dire riuscire

Sono buoni tutti ad esordire ma se sai di essere non hai bisogno di apparire! Certo il percorso di un’ opera prima dall’ autore all’ editore è una gran cosa! Poi c’è anche il self-publishing e quindi esordire potrebbe voler dire anche subito riuscire!

Il sensitivo che non crede ai sensitivi

Ma chi sei Monk, il tizio protagonista della serie omonima che usa il metodo scientifico anche se autistico e compulsivo? Che significa? Che se tiri non sempre palla va in rete, spesso si ferma sul palo!

Henry Darger: un albero che cade fa più rumore di una foresta che cresce?

Un tizio che visse a Chigago dal 1892 al 1973 professione custode! Muore e il mondo che cosa scopre? Che la sua stanza è piena di pagine scritte, il tizio si stava occupando di un’opera monumentale, “the story the Vivian Girls“, recita WIKI: L’imponente opera è costellata da centinaia di illustrazioni ad acquarello. Il manoscritto è stato ritrovato dopo la morte di Darger da un suo vicino di casa. A causa della sua vita ritirata, lontana non solo da qualsiasi movimento artistico ma dal mondo reale, Darger è considerato uno dei maggiori esempi di Outsider art, approfondimenti: https://it.wikipedia.org/wiki/Henry_Darger

Esordire alla Henry Darger?

Il bello di esordire consiste nel divulgare il tuo lavoro, la tua voce prende finalmente quota. Esisti, dunque sei, cosa lo sai solo tu! Ma prima di esistere sai quanta gavetta. Nessuno mai oggi come oggi pubblicherà un tuo manoscritto, i tempi d’oro del “Giovane Holden” si sono estinti?! Ogni scrittore ha la sua storia, racconta un iter di consacrazione diverso.

Incanalare la rabbia

A T. Avoledo il sangue che gli andava alla testa venne incanalato in maniera produttiva. Faceva il legale in banca negli anni duemila poi ci fu un assorbimento e da l’ un ridimensionamento-taglio. Allora l’alternativa era una costosa psicoterapia oppure una scrittura da rendere performante! Qualche volta vince il bene. Saltando nell’ assurdo Avoledo aveva rasformato un problema in opportunità.

Scrivere è bello ma la birra non te la puoi permettere!

Certo chi è che non passerebbe il tempo a meditare sui massimi sistemi e filosofeggiare e raccontare di un mondo perfetto senza malvagità in atto? Tutti lo farebbero! Ma poi se ce la fai incontri il serial killer degli scrittori compiuti che possono comprare anche la birra dai loro proventi e diventi oggetto di invidia, accidia, presunzione e superbia!

Scrivere è un mestiere bellissimo ma se raccogli pomodori ti pagano subito

Ecco ci sono ere storiche dove puoi scrivere e vivere felice solo con la tua arte, altri dove devi arrangiarti per sopravvivere. A meno che tu non riesca a risc rivere FURORE con maggiore incisività raccontando della cupezza dei tempi moderni, difficilmente sei di fronte a un modello virtuoso, anche se tienei vivo il sogno di una consacrazione all’ interno di una letteratura condominiale.

Sei portato per il mestiere? Basta non essere narcisista

Darsi all’ ippica non è reato, non tutti ce l’hanno il piede sinistro di Maradona sul piede (ossimoro, ndr). Il talento è stato distribuito all’ inizio o ce l’hai o non ce l’hai o lavori duro per strappare cm di successo (far accadere le cose).Credere in se stessi in tutti i settori è fondamentale.

Arrivare alla pubblicazione per caso

Le vetrine dove amplificare la propria creatività condominiale non mancano! Partecipare a dei concorsi letterari può essere utile per esordire? Dipende dai percorsi individuali. Andrea Bajani per esempio partecipava a una notte di costrizione letteraria insieme a scrittori che avevano già pubblicato in quel di Cuneo come rappresentante locale del territorio. Da lì alcuni anni dopo pubblica poi con un editore che non fece una bella fine, però alla fine ce l’aveva fatta: il suo “morto un papa” era uscito