Principali e coordinate, evitare l’uso di subordinate

Il genio di Neal Sthephenson

Snow Crash di Neal Stephenson 1992 è un romanzo brillante, eccessivo e pieno di brio che si fa uso di proposizioni principali e coordinate, al fine di creare un ritmo incalzante nella narrazione. Certo il genio dell’ autore non si discute perchè a un certo punto parla di recapitator protetto da un aracnofibra che ha gli stessi effetti di diverse guide del telefono spalmate sul corpo. Detto così sembrerebbe post-cyberpunk puro e invece parliamo di un ragazzo che deve solo consegnare pizze a domicilio per la mafia, una trama demenziale e originale che certamente non può essere replicata.

Come rendere le partite di calcio avvincenti

Difficilmente le partite di calcio finiscono zero a zero, ma quando succede ci si annoia. Dobbiamo evitare una ripetizione monotona delle stesse azioni come da definizione. Immaginiamo la stessa struttura nelle frasi, soggetto verbo, complemento oggetto e così via all’ infinito per tutta la narrazione. Per fortuna si può variare e sviluppare il gioco anche sulle fasce. Monotonia è uguale noia, attenzione.

Dosiamo coordinate e subordinate

Non ci sono limiti alla lunghezza delle frasi. Introduciamo delle variatio nelle nostre proposizioni. Leghiamo pensieri diversi con il MA, inseriamo ritmi sincopati diversi, spezziamo la monotonia, ravviviamo la narrazione. King suggerisce di evitare frasi con le forme del verbo passive, dove l’oggetto subisce qualcosa. Meglio quando il soggetto della frase fa qualcosa.

Un esempio di prosa condominiale

Analizziamo la frase: La regina degli scacchi è stato pubblicato da YouCanPrint dopo che è stato scritto da me. Sentiamo adesso che effeto fa la frase: ho scritto il racconto storico la regina degli scacchi. Poi l’hanno pubblicato….wow! Non è la stessa cosa vero?